Incisa Val D'Arno in provincia di Firenze Toscana
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Comune di Incisa Val D'Arno

provincia di Firenze

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INCISA VAL D' ARNO

Il territorio del comune di Incisa si estende per 26,32 kmq su un terreno in gran parte collinoso, nel Valdarno Superiore, sulla riva sinistra del fiume. Antica podesteria medievale, entrò a far parte, con Cascia, della nuova comunità di Reggello nel 1773.11 comune ritornò autonomo nel 1808 e tale rimase fino al 1824 quando venne annesso a Figline; nel 1851 riacquistò definitivamente il titolo di comune. Forse sorto su di un antico insediamento romano, l'esistenza del castello dell'Ancisa (Castelvecchio) è documentata già nella prima metà del XII secolo. Esso fu comunque ingrandito e fortificato dai fiorentini nel 1224, in occasione di una rivolta del castello di Figline contro il capoluogo; del resto la sua posizione strategica, a guardia di due importanti vie di comunicazione e dominante sopra una angusta gola, lo qualificò come idoneo a sbarrare il passo ai nemici di Firenze: in virtù di ciò, sede fissa di una guarnigione fiorentina, esso ebbe modo di svilupparsi, e ai piedi del castello venne a costituirsi nel corso del XIII secolo il borgo che nel 1337 risultava avere dei propri statuti. Nel 1312 a Incisa trovarono rifugio i fiorentini circondati dalle truppe di Arrigo VII in marcia verso Firenze e nel 1363 il castello, conquistato dalle soldatesche pisane, venne in gran parte distrutto; fu ricostruito, a opera di Firenze, l'anno seguente. Occupato nel 1529 dall'esercito imperiale guidato dal principe d'Orange, è in questa data che avvenne l'episodio della popolana Lucrezia Mazzanti, annegatasi in Arno "dagli amplessi aborrendo di soldato alla patria nemico". Subì numerose distruzioni nel corso dell'ultima guerra. Tra le glorie locali Incisa si vanta di aver dato i natali al padre del Petrarca. Nel passato la popolazione viveva delle risorse agricole (vino, olio, cereali, allevamento del pollame, prodotti dei boschi); nel borgo erano sviluppate alcune attività artigiane (fabbri, bottai), si filavano lino e stoppa si lavorava la seta e di producevano pannilini; nei primi decenni del Novecento vi era un cementificio, la produzione del quale cessò definitivamente nel 1966, e fabbriche di laterizi e mattonelle. Le risorse agricole oggi consistono nella coltivazione di cereali, della vite, degli olivi e nell'allevamento del pollame. Nel territorio vi sono varie imprese di piccole dimensioni (carpenteria pesante, infissi metallici e in legno, montaggio impianti). Molta manodopera locale gravita comunque da tempo su Firenze e, di recente, anche su fabbriche di comuni limitrofi. La popolazione totale del territorio comunale raggiunge le 5.312 unità nel 1991, con una densità di 200 abitanti per kmq. I primi dati conosciuti della popolazione dell'Incisa sono ottocenteschi: 2.270 abitanti contava nel 1830, 3.668 nel 1881, 4.519 nel 1936, 4.496 nel 1951, 4.494 nel 1961, 4.458 nel 1971 e 4.591 nel 1981.

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